Collinas è forse uno dei pochi, se non l’unico paese in Sardegna, che venera questo Santo. La Chiesa dedicata a San Rocco esiste fino dal 1654, quando si è formato un comitato di uomini delle principali famiglie del paese, rappresentanti i due terzi della popolazione, che dal gran tempo nutriva devozione per questo Santo, che si impegnano ad edificare la chiesa.
La campana del campaniletto della Chiesa di San Rocco è datata 1688. In essa, negli anni 1851 e 1852, vengono compiuti grandi restauri. Dopo circa trenta anni di completo abbandono, nel 1997 la Chiesa viene restaurata e riaperta al culto.
Nel 1855 anche a Forru, come in gran parte della Sardegna, imperversa il colera, che in cinquanta giorni causa 120 morti, ma il giorno dell’Immacolata il flagello cessa, ed i superstiti si mostrano riconoscenti a San Rocco, del quale restaurano il simulacro, dotandolo di un bastone d’argento con la seguente scritta Dal 17 ottobre al 12 dicembre 1855,120 colerosi perirono in Forru che contava circa 960 abitanti. d’essi 32 resero l’anima a Dio nel 15 novembre. I superstiti a San Rocco grati e riconoscenti.
A Collinas ogni anno, il 15 agosto si svolge la Festa per l’Assunzione della vergine Maria, ed il 16 agosto la Solenne Sagra di Santu Arroccu, ossia Di San Rocco, il Santo che è, per il paese, il baluardo contro i mali più terribili, tanto che il popolo lo ha invocato contro la peste del diciassettesimo secolo, e contro il colera che è imperversato tra l’ottobre e il dicembre del 1855. Il pomeriggio o dei giorni delle feste si svolge la processione per le vie del paese, seguite dalla Messa solenne con panegirico. La notte di Ferragosto e quella del giorno successivo, la piazza del Municipio si anima per ospitare intrattenimenti musicali con danze tradizionali e contemporanee.
Scheda tratta da La mia Sardegna