Il toponimo, attestato nell’anno 1341 come “pro domino Guiducio Mamelli canonico San Gavini”, ha evidente origine agionimica. La specificazione “Monreale”, deriva dal fatto che l’abitato è collocato alle falde del castello di Monreale. Le sue origini risalgono molto probabilmente all’epoca nuragica, visti i reperti rinvenuti risalenti a tale periodo. L’origine del toponimo è dovuta all’insediamento dei primi abitanti intorno al villaggio di Nurazzeddu che comprendeva una piccola chiesa dedicata appunto a San Gavino. La denominazione “Monreale” venne aggiunta in un secondo momento, più precisamente durante la dominazione spagnola, sotto il Giudicato di Arborea, ed è dovuta alla vicinanza del borgo al castello di Monreale. All’incrocio di importanti percorsi viari, nel Medioevo appartenne alla curatoria di Bonorzuli, circoscrizione del Giudicato di Arborea. In seguito venne conquistata dagli aragonesi e in gran parte distrutta dalla guerra. Concessa ai Centelles, feudatari del marchesato di Quirra, passò agli Osorio e il feudo fu riscattato nel 1839. Conserva diverse testimonianze di notevole interesse storico-artistico, quali il complesso del castello di Monreale, che appartenne al signore di Arborea e dove soggiornò Teresa d’Entenca, sposa di don Alfonso d’Aragona. Interessanti sono anche le numerose chiese presenti sul territorio comunale, tra cui: la parrocchiale di Santa Chiara, del 1300-1400; il convento di Santa Lucia; la chiesa di San Gavino Martire, dove pare vi sia il mausoleo della Regina Eleonora d’Arborea . Quindi appositamente costruito per conservare il corpo di un grande leader o un personaggio importante.
Fonte ITALIAPEDIA