Una pagina social dedicata a tutti coloro che si oppongono al trasferimento della diabetologia dall’ ospedale “Nostra Signora di Bonaria” con spostamento sul territorio. L’associazione Fand del Medio Campidano Onlus- Associazione per Diabetici, in questo periodo ha cercato più volte di avere un colloquio con i svariati dirigenti che hanno, per diverse ragioni, un interesse riguardante lo spostamento o sono a capo degli enti locali della Sardegna, “ma non abbiamo mai avuto risposta” .
“In data 5 febbraio 2020 si è trasmessa una lettera al Presidente della Regione senza avere mai risposta. Sono un paziente del Servizio in oggetto, nonché presidente della FAND del medio Campidano Onlus – associazione per diabetici – ha scritto Mattia Orrù – come associazione ho ricevuto diverse lamentele da parte di svariati pazienti e comunicazione da parte del sindaco del paese in quanto l’unità in oggetto di San Gavino dovrebbe essere spostata dalla attuale struttura ospedaliera a altre sedi lontane da essa recando notevoli problemi non solo ai pazienti della diabetologia ma anche a tutti coloro che devono ricevere un consulto diabetologico in fase di dimissione dall’ospedale o per le future mamme che, nel reparto di diabetologia e malattie dismetaboliche, si recano per effettuare controlli di vario genere. Il problema non si pone solo per i pazienti di San Gavino Monreale ma anche per tutti coloro che arrivano dal territorio in quanto San Gavino ricopre una posizione strategica per quanto riguarda i trasporti, dato che l’ospedale è molto vicino alla stazione ferroviaria nonché collegata ottimamente a trasporti su gomma che è molto presente in quanto centrale nel Campidano e riesce a far fronte a tutti i pazienti che non possiedono un mezzo proprio e riescono così a recarsi con facilità nel presidio ospedaliero.
L’unità dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria ogni giorno fornisce un servizio per svariati pazienti che si recano chi con appuntamento chi senza, per avere un consulto medico competente e sempre puntuale, oltre agli innumerevoli consulti medici che vengono richiesti dai reparti, cosa che non potrà più avvenire con facilità qualora l’attività dell’unità non venga più effettuata nella struttura ospedaliera.
Capisco che la struttura ospedaliera deve ricevere degli ammodernamenti e delle migliorie, in questo caso a quanto si dice per ristrutturare il pronto soccorso che in una struttura come quella dell’ospedale di San Gavino è ugualmente importante e centrale per un territorio cosi vasto. Tuttavia ci potrebbe essere una soluzione interna, di mediata realizzazione e temporanea anche per l’unità, in quanto sempre nella
palazzina di fronte al pronto soccorso vi sono al piano superiore ambulatori di varie entità che per un breve periodo nel quale il pronto soccorso verrà ristrutturato possono essere usati per l’unità di diabetologia e malattie dismetaboliche, trasferendo gli stessi servizi che ora vengono svolti presso i propri reparti (la stanza utilizzata dalla ortopedia potrebbe essere momentaneamente utilizzata dall’ unità e l’attività
svolta dagli ortopedici si potrebbe svolgere senza problemi in reparto. Allo stesso modo l’attività ambulatoriale di chirurgia potrebbe essere svolta senza grossi problemi nel proprio reparto); con una semplice riorganizzazione degli spazzi non si porrebbero problemi per i pazienti dell’unità di diabetologia e malattie dismetaboliche.
Caro Presidente Solinas, ci sta togliendo tutto, la possibilità di curarci… di vivere. Sembra quasi un odio nei confronti del nostra territorio, ci vuole annientare in silenzio? Noi non possiamo vivere con la paura di ammalarci o che i nostri cari si ammalino perché non ci si può curare, perché andare a chilometri di distanza non tutti lo possono fare. In questo triste periodo di crisi a livello lavorativo, ci sta mancando
anche la salute purtroppo e non tutti possono permettersi di curarsi in altri ospedali o asl lontani chilometri da casa e dall’ospedale in cui sono seguiti o ricoverati. Caro Presidente, io come portavoce di tutti gli altri pazienti e cittadini Campidanesi e non solo, le chiedo di portarsi una mano alla coscienza e darci una mano per trovare una soluzione interna alla struttura ospedaliera”.
“Non avendo risposta a questa lettera cerco di contattare telefonicamente la Regione Sardegna, il 12 Febbraio invio nuovamente una lettera per richiedere un appuntamento al Presidente della Regione Sardegna e anche all’ Assessore alla sanità.
Nonostante queste lettere ci siamo mossi anche mediaticamente e in data 15 Febbraio usciva un articolo sull’ Unione Sarda a firma di Santina Ravi. Oltre a queste richieste scritte si è proceduto a richiedere telefonicamente un appuntamento anche telefonico con il dirigente della Asl Sanluri senza ricevere mai risposta di un appuntamento anche se telefonico. In data 18 Maggio si trasmette nuovamente richiesta di incontro tramite sito della Regione, in cui vengo contattato telefonicamente prima dalla segreteria dell’ assessorato alla sanità domandandomi qual’era il problema e quali erano le nostre proposte per un servizio che sia omogeneo sia per i pazienti diabetici sia per venire incontro alla sanità.
Poco dopo vengo contattato dalla segreteria del direttore della Asl di Sanluri con la promessa che in tempi brevi sarei stato ricevuto, ma ancora a oggi non sono stato ricontattato.
Di oggi la notizia che il servizio di diabetologia è stata/sarà spostata di ufficio senza consultare mai un associazione di pazienti, ne avete un incontro per venirsi incontro tra pazienti e sanità.
Premettendo che questo che sto per scrivere non è una questione di campanellismo o di testardaggine – spiega Il presidente della Fand del Medio Campidano Onlus Mattia Orrú – noi pensiamo che la diabetologia dovrebbe restare nel territorio di San Gavino Monreale per svariate motivazione tra cui i trasporti essendo San Gavino collegata ottimamente sia con trasporto su gomma di aziende sia pubbliche che private che permettono a coloro che non hanno mezzi propri, sia su rotaia avendo la stazione ferroviaria.
Oltre ai trasporti io penso a tutti coloro che vengono dimessi dai vari reparti dell’ ospedale e poi devono effettuare un consulto diabetologico o alle future mamme che vanno in diabetologia per fare la curva glicemica.
Noi proponiamo che se è proprio necessario spostare il servizio di diabetologia dal presidio ospedaliero al territorio che si possa spostare sempre a San Gavino Monreale ma al poliambulatorio (visto che c’è sia la disponibilità del Sindaco e visto che già tempo fa c’è stato li il servizio di diabetologia), oppure se non è possibile così con soluzioni temporanee, finché non ci sarà il nuovo ospedale, con tende della Protezione Civile come si è fatto ora per l’emergenza Coronavirus, oppure ancora trovare almeno due ambulatori nella palazzina fronte Pronto Soccorso dove ci sono nel piano dove ci sono altri ambulatori che momentaneamente potrebbero farlo nel reparto, oppure si potrebbe trovare una soluzione presso ex locali Enaip.
Io con questa pagina richiedo a tutti la massima disponibilità e la massima condivisione per sensibilizzare sia la popolazione sia le persone che hanno potere a darci opportunità di essere ascoltati e di proporre le nostre soluzioni.
Ringrazio tutti coloro che in questo periodo mi hanno dato una mano e mi hanno ascoltato e soprattutto ringrazio infinitamente chi ci darà una mano nella nostra battaglia”.
Fonte CASTEDDU ON LINE